Nord Drivesystems a Ipack-Ima con due modelli ad alta performance

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Verì: « Puntiamo all’efficienza energetica»

Cosa rende speciale un’azienda del mondo dell’automazione industriale? Quali sono le leve che portano il mercato ad accordarle la preferenza per più di cinquant’anni, facendole attraversare due anni difficili non solo senza contraccolpi, ma addirittura con un fatturato che raggiunge quota un miliardo di euro?

Alla NORD DRIVESYSTEMS, 4700 dipendenti, una presenza consolidata in 36 Paesi nel mondo e una competenza in oltre cento settori industriali, non hanno dubbi: la qualità è il punto di partenza, sul quale si innesta la capacità di innovare.

Il Laboratorio Ricerca e Sviluppo aziendale, posizionato in Germania ma con un occhio orientato al mondo, ha da poco dato vita a una nuova gamma di prodotti. La fiera Ipack-Ima sarà il luogo prescelto per far toccare con mano la grande qualità di una multinazionale di successo.

Abbiamo parlato dell’azienda e delle novità aziendali con Emanuele Verì, Managing Director Sales Italy.

Finalmente si torna in presenza a sappiamo che avete deciso di esporre a Ipack-Ima. Cosa troverà chi verrà al vostro stand?

« Troverà il nostro approccio sistemico e le nostre soluzioni, con demo reali per toccare con mano la qualità e le performance dei nostri prodotti. Abbiamo previsto delle isole tematiche con la presenza di tecnici ingegneri. Al Laboratorio R&D va il merito della progettazione, agli ingeneri la traduzione caso per caso delle proposte offerte. Quindi, in fiera andremo a presentare il prodotto nel suo scenario applicativo per farne comprendere l’uso.

Ci focalizzeremo, inoltre, sui nuovi sistemi meccatronici come il nuovo NORDAC ON, azionamento di nuova generazione che restituisce le massime prestazioni sia con motoriduttori standard IE3, che con i nuovi IE5+, restituendo una grande flessibilità di utilizzo grazie ad un’interfaccia ethernet multiprotocollo».

Qual è il livello di personalizzazione delle vostre offerte?

«Diciamo che il Laboratorio R&D ha un approccio di industrializzazione modulare: riduttori, motori e azionatori sono tutti, appunto, modulabili. Poi, però, quando si va nel mercato, occorrono anche forti customizzazioni, con la massima versatilità. Siamo pronti anche a quello.

Consideri che ci rivolgiamo a più di cento settori industriali differenti: penso all’alimentare, al beverage, al material handling e alla logistica, solo per fare qualche esempio. Bene, ciascuno ha sue peculiarità che andiamo ad affrontare. E il bello è che la soluzione individuata in un settore, diventa know-how per un altro. »

In questo grande contenitore che è il mercato, quali sono i capisaldi, i valori ai quali vi riferite nel vostro quotidiano?

«Ci sono alcuni aspetti che connotano fortemente la nostra azienda. Il primo è la grande attenzione all’energia. Abbiamo criteri di alta efficienza dei motori e seguiamo trend tecnologici volti a contenere i consumi, ad esempio dei singoli trasportatori. I nostri motori sincroni IE5+ garantiscono un livello di consumo energetico di miglior favore in qualsiasi condizione operativa.

Puntiamo all’alta efficienza, facendo in modo che i clienti abbiano la percezione dell’effettivo vantaggio valutando l’effettivo Total Cost of Ownership della soluzione proposta. Questo si traduce in interessanti possibilità anche per i mercati più poveri, fino a poco fa guidati esclusivamente dai costi».

È il vostro modo di proporre prodotti sostenibili?

«Sì, l’aspetto energetico è determinante. Abbiamo anche una particolare attenzione alla durata della macchina, quindi alla riduzione dei consumi. Questo aspetto lo affrontiamo in due modi: offrendo “prodotti per la vita”, come si diceva un tempo, ossia macchine longeve con bassa attività di riparazione. Per darle un’idea, stamattina ci sono rientrati gruppi venduti 35 anni fa.

I nostri tecnici riescono già in fase di prevendita a simulare la durata di vita dei componenti ed assicurare una adeguata prestazione. Sull’altro fronte, lavoriamo nell’ottica dell’industria 4.0 attraverso i nostri azionamenti che non solo gestiscono funzionalmente la macchina, ma vanno a digitalizzarla monitorandone i “parametri vitali”, e favorendo la manutenzione predittiva. Questo ne allunga ulteriormente l’aspettativa di vita. Il nostro obiettivo è rendere le macchine sempre più competitive e sostenibili».

La sostenibilità, il grande tema del momento.

 «Si tratta di un modo di lavorare condiviso dai nostri clienti, che a loro volta traducono in valore per i propri. Cito un caso: i nostri azionamenti a bordo macchina dispongono di PLC integrati che posso essere utilizzati dal cliente per gestire informazioni sul funzionamento della macchina, per renderle fruibili anche al PLC master mediante fieldbus.

Così, ad esempio, in alcuni impianti di intralogistica i motoriduttori possono essere dotati anche di sensori gestiti dagli stessi azionamenti ed, insieme ai modelli matematici di simulazione, si può controllare al meglio il funzionamento e la situazione manutentiva del nastro; questo si traduce in prevenzione.

Ancora se pensiamo alle soluzioni prettamente meccaniche, con l’adattatore SAFOMI possiamo gestire al meglio la potenza termica, un aspetto importantissimo per i processi di miscelazione e agitazione, che non prevedono più, quindi, tank esterno; questo consente una riduzione degli accessori e un contenimento dei costi. Come vede, ci sono diversi modi di fare sostenibilità».

Ci sono novità che presenterete in fiera?

«Certamente, puntiamo su due prodotti in particolare: DuoDrive e NORDAC PRO. Il primo è una nuova integrazione di riduttore-motore che offre un’elevata efficienza di sistema e una consistente riduzione delle versioni. Oltre a un design liscio, non ventilato e compatto.

L’eliminazione di varie parti soggette a usura consente una minore manutenzione, mentre la semplice messa in servizio della soluzione tramite plug-and-play, abbatte il costo di gestione rispetto ai sistemi di azionamento esistenti. Abbiamo pensato a questo prodotto per le industrie alimentare e farmaceutica, oltre che per l’intralogistica».

E NORDAC PRO?

«NORDAC PRO SK 500P, questo è il nome completo, è un inverter dotato di un’interfaccia Ethernet multiprotocollo integrata, un’interfaccia multi-encoder per l’uso su più assi e un’interfaccia USB per la parametrizzazione senza tensione.

L’interfaccia Ethernet universale integrata permette di utilizzare i principali standard Ethernet real-time attraverso una singola interfaccia. Questo lo rende perfetto per ogni applicazione e apre la finestra alla digitalizzazione dell’industria 4.0, al punto che lo definiamo “a prova di futuro”».

Pensando al futuro, come vede il 2022?

«Nonostante le sfide recenti, come la pandemia, siamo riusciti a sfruttare al meglio gli asset e la capacità aziendale di gestire le situazioni complesse. La supply chain globale ci ha permesso di affrontare le criticità e ci ha convinti ancor di più dell’importanza di avere fornitori in diverse aree del mondo, aspetto che già ci contraddistingue in quanto multinazionale, ma che andremo a rinforzare ulteriormente, oltre che continuare ad aumentare la capacità produttiva con importanti investimenti nei principali siti produttivi.

Abbiamo appena attivato anche l’e-commerce per i ricambi. Direi quindi che il 2022 sarà un anno di forte consolidamento, dopo gli ottimi risultati del 2021».

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