CleanHands: la svolta magnetica nell’igiene del banco

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Ogni passaggio nella filiera del pane si misura in secondi, ma l’ultimo gesto resta ancorato a un guanto usa‑e‑getta da sfilare a fatica. CleanHands risponde con un guanto in polipropilene abbinato a un bracciale magnetico che tiene il film sempre aperto: una mano scivola dentro, serve, esce.

Il risultato? Indossare e togliere il guanto diventa un lampo: l’azienda stessa parla di tempi “ridotti al minimo” per ogni operazione.

Il cuore tecnico è un bracciale flessibile con magnete incorporato. Inserito il bracciale, il guanto resta spalancato e si ancora a una piccola piastra metallica sul banco o sul grembiule. Niente seconda mano, il ciclo “prendi‑servi” si accorcia; nei test spariscono secondi a ogni transazione.

La velocità conta solo se viaggia assieme alla sicurezza. CleanHands definisce il sistema “il modo più semplice e pratico per maneggiare prodotti alimentari”, sottolineando l’igiene come primo dividendo. Il lato magnetico che tocca il denaro non sfiora mai l’impasto, e lo slogan “un guanto è meglio di due” è chiaro: meno cambi, meno superfici incontrollate vicino al cibo.

Il personale che prima destreggiava pinze e palette passa a un solo gesto. L’apertura ampia preserva la sensibilità, il film è più delicato degli utensili rigidi e la mano libera incarta o dà il resto. Su mille servizi, il beneficio ergonomico è tangibile.

Anche il cliente se ne accorge. Un guanto che resta pulito, si apre e fa “click” quando torna in sede trasmette competenza davanti alla vetrina, soprattutto nelle cucine a vista dove gli smartphone registrano ogni mossa.

Il ritorno economico matura in silenzio: ogni riutilizzo del guanto sostituisce coppie di usa‑e‑getta, mentre i micro‑risparmi di tempo alzano la produttività senza extra personale.

La biografia sul sito parla di “anni di ricerca, evoluzione e soddisfazioni” che hanno portato, secondo CleanHands, al primo guanto magnetico per il banco alimentare. Un pedigree che tranquillizza un settore diffidente verso i gadget.

CleanHands non pretende di sostituire l’automazione: elimina l’attrito cronico nel trasferire il prodotto finito dalla vetrina al sacchetto rispettando controlli d’igiene sempre più severi. In un mercato dove la reputazione può incrinarsi con un video virale di manipolazione scorretta, la semplicità di un magnete nel guanto è quasi sovversiva.

Per factory shop industriali e boulangerie artigianali la logica è diretta: se il guanto resta aperto, resta conforme, veloce e visibile. Mano‑pane, pane‑mano, denaro‑cassa: la transazione continua, l’attrito scompare.

Nei negozi misti, dove un addetto alterna taglio della focaccia, confezionamento pasticceria e scanner di fidelity card, il guanto tradizionale impone un reset completo ogni volta. Il guanto magnetico aspetta, aperto e pulito, trasformando l’incertezza in ritmo.

Gli ispettori dell’igiene HACCP controllano sia i documenti che le pratiche effettive. Con CleanHands il gesto è inequivocabile: entra, servi, esci, aggancia. Nessun palmo tocca il banco, nessun guanto usato vaga sul tagliere. La ripetizione crea memoria muscolare che l’usa‑e‑getta non regge.

Lo spreco, pur secondario, pesa: chi riempiva sacchi da 60 litri di guanti a settimana può ridurre drasticamente il volume quando un solo guanto copre decine di servizi, alleggerendo costi e score ESG.

L’adozione è rapida. Il personale impara la sequenza-infila il bracciale, sente il click, serve-in pochi minuti, fissando il movimento accanto alla tara della bilancia e alla chiusura di cassa. Un magnete e un guanto: quasi nulla, ma abbastanza per spostare i tre indicatori che contano-tempo, igiene e spreco-dalla parte del panificatore. Efficienza in purezza, da infornare subito.

www.cleanhands.it
info@cleanhands.it

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