Cabrioni sceglie l’imballaggio ultra-automatizzato con tecnologia Cama

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Nel cuore dell’Appennino Reggiano, a quasi 800 metri di altezza, Cabrioni produce biscotti e wafer utilizzando materie prime selezionate nel rispetto delle ricette tradizionali locali.

Fondata nel 1973, l’Azienda basa la sua filosofia sulla produzione e commercializzazione di prodotti di eccellenza, che richiedono ingredienti di primissima qualità: uova di giornata, burro di panna fresca, farine di grani selezionati di origine italiana, malto e miele. Niente aromi artificiali, niente coloranti e conservanti, niente prodotti disidratati.

Il segmento di fascia medio-alta, su cui Cabrioni si posiziona, non permette concessioni sulle materie prime, che incidono in maniera significativa sul costo dei prodotti. Per rimanere competitivi sul mercato i vertici aziendali hanno quindi operato scelte strategiche differenti.

Crediamo che l’investimento sia il mezzo migliore per assicurare lo sviluppo dell’impresa” – spiega Stefano Cabrioni, Presidente – “’Nel corso degli anni abbiamo investito in maniera massiva in infrastrutture e in automatizzazione, privilegiando fornitori altamente qualificati con cui abbiamo sviluppato partnership strategiche e consolidate. Questo ci ha permesso di ottenere un ritorno positivo, sia economico che qualitativo, in tempi relativamente brevi”.

A partire dal 2005, l’azienda ha via via ampliato la sua superficie produttiva, che oggi si sviluppa su un’area di 15.000 m2, modernamente attrezzata e con spazi razionalizzati in maniera ottimale.

L’organizzazione logistica si avvale di un magazzino completamente automatizzato e gestito da navette a guida autonoma AGV, che recuperano i pallets a fine linea e li posizionano sulle apposite scaffalature verticali secondo un ordine prestabilito, prima del carico su camion.

Gli investimenti nelle infrastrutture sono andati di pari passo con l’automatizzazione delle varie linee produttive. In particolare, sulle due linee dedicate alla produzione di wafer, Cabrioni ha recentemente sostituito il processo di confezionamento manuale, installando una nuova linea Cama completamente robotizzata. L’obiettivo è di ottenere un ritorno economico, in termini di efficienza produttiva e di risparmio di manodopera, in tempi brevissimi.

La rinnovata fiducia nel costruttore lombardo, di cui il Biscottificio possiede già tre linee di imballaggio, viene così spiegata da Angelo Cabrioni, fondatore dell’impresa: “Anche a livello produttivo la nostra filosofia è quella di investire in macchinari di qualità e di alta tecnologia per ottimizzare il processo di confezionamento riducendo al minimo gli sprechi dovuti ai tempi di fermo macchina per riparazioni, o per arresti di linea. La soluzione Cama ci ha convinti per la semplicità del processo, la qualità dei componenti e l’affidabilità del sistema che ci garantisce un tasso di efficienza superiore al 95%”.

Il Biscottificio Cabrioni può guardare al futuro con molta serenità, contando su un fatturato che cresce dal 2012 a un ritmo del 5% annuo. La strategia commerciale dell’azienda punta all’incremento delle vendite nell’intero Paese, in particolare nelle aree dove l’azienda è storicamente meno radicata, e a un rafforzamento della quota export. Le azioni intraprese per la realizzazione di questi obiettivi sono diverse. E’ già pronto un piano di diversificazione della produzione, che prevede l’allargamento dell’offerta a preparati per torte e altri prodotti pronti da cucinare. Una nuova area di 3000 m2 adiacente allo stabilimento sarà pronta entro fine anno. Un valido contributo potrà sicuramente arrivare anche dalle piattaforme Web e dai Social, con cui il Biscottificio Cabrioni ha scelto di comunicare la qualità dei suoi prodotti con innovative campagne pubblicitarie.

La linea Cama in dettaglio

La nuova linea di imballaggio Cama consiste in un’isola di carico monoblocco mod. IF318 completamente robotizzata con sistemi integrati di formazione/carico/chiusura scatole e una incassatrice wrap-around mod. FW748.

Il processo di confezionamento prevede la formazione delle scatole a tre lembi, con o senza finestra in film trasparente, a partire dal fustellato steso, il raggruppamento nelle scatole delle porzioni di wafer in flowpack tramite robot a 2 assi (5 flowpack per ogni scatola) e la chiusura tramite colla a caldo. Le scatole vengono poi convogliate verso l’incassatrice, dove vengono raggruppate, secondo la configurazione prestabilita, in una cassa display-box preformata. La cassa viene quindi chiusa e inviata al pallettizzatore, dopo che uno speciale dispositivo a fotocellule ne ha verificato la conformità.

La linea può produrre 15 casse al minuto contenenti 22 scatole ciascuna.

L’isola monoblocco e l’incassatrice fanno parte della gamma Break-Through Generation (BTG) che incorpora le più recenti innovazioni tecnologiche Cama:  standard igienici più elevati, profilo aperto con  il miglioramento del cablaggio integrato nella struttura  grazie al sistema ICR (Integrated Cable Routing),  configurazione flessibile e compatta, ergonomia di utilizzo, comandi user-friendly, ingegnerizzazione a risparmio energetico,  sistema di facile riconoscimento a prova di errore delle attrezzature per il cambio formato.

Abbiamo integrato gli armadi elettrici nella struttura macchina per guadagnare spazio –  spiega Sergio Cornago, Area Manager per l’Italia – mentre la soluzione “easy entry” garantisce sicurezza e facilità di accesso per i lavori di manutenzione e pulizia.  Inoltre, nell’ottica di una migliore ergonomia di utilizzo, il magazzino è stato posizionato a 800 mm di altezza, per evitare all’operatore di doversi piegare o dover tendere la braccia verso l’alto”.

www.cabrioni.com

www.camagroup.com

 

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