Dimostrare la necessità di una strategia di resilienza energetica

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Secondo Centrica Business Solutions, esiste un solido business case a supporto degli investimenti in resilienza energetica. Ma come convincere il CdA ad assegnare loro la priorità?

Centrica Business Solutions suggerisce un processo in tre fasi per individuare con precisione i problemi di resilienza energetica e iniziare a costruire un business case.

  1. Raccolta di informazioni dettagliate

Uso: quanta energia viene utilizzata e quando (sia a livello di sito, sia di apparecchiature)? Si può rimanere sorpresi dall’andamento rilevato e dalle opportunità di risparmio energetico identificate.

Alimentazione: come avviene la fornitura di energia, e da quali fonti? Qual è la ripartizione fra energia di rete e generazione in sito o alimentazione di backup?

Interruzioni: quali apparecchiature e processi richiedono un’alimentazione continua? Quali problemi associati all’energia si sono verificati in precedenza, e qual è stato l’impatto? Su quali aspetti è opportuno concentrarsi?

  1. Identificazione delle soluzioni

Utilizzare i dati e le informazioni raccolte nella prima fase per indirizzare l’investimento verso le tecnologie più appropriate:

Software di analisi dell’energia: l’implementazione di un sistema di monitoraggio dei consumi è in grado di identificare i problemi in tempo reale, individuando le fonti di spreco energetico e consentendo di intervenire prima che abbiano ripercussioni più gravi a livello di sistema.

Generazione in sito: il profilo energetico dell’azienda consente la generazione in sito, ad esempio la cogenerazione di calore ed elettricità (CHP – Combined Heat and Power? Se l’energia elettrica necessaria viene prodotta in sito, i relativi asset vengono sfruttati a fondo, ad esempio ottimizzando l’efficienza, operando in modo indipendente dalla rete elettrica o partecipando a redditizi programmi di Demand Side Response (DSR)?

Stoccaggio in batterie: l’adozione di tecnologie di stoccaggio in batterie, in grado di erogare energia elettrica in meno di un secondo, può contribuire all’affidabilità dell’alimentazione e alla riduzione di sprechi e costi, nonché all’aumento del fatturato tramite la partecipazione a programmi di DSR?

  1. Calcolo del ritorno dell’investimento

Quantificazione del rischio: utilizzare le conoscenze acquisite nella prima fase per valutare l’entità e la natura del rischio che si desidera mitigare. I tempi di inattività non pianificati sono uno degli indicatori chiave dei problemi associati all’energia. Il calcolo del costo orario medio può essere un buon punto di partenza.

Gestione e manutenzione efficaci delle apparecchiature: unito a una manutenzione proattiva, il monitoraggio a livello di apparecchiatura può dare luogo a una proficua riduzione dei tempi di inattività dovuti a problemi di prestazioni, e risultare più vantaggioso a livello economico, rispetto alla riparazione delle apparecchiature al momento di un guasto.

Vantaggi per l’efficienza energetica: le tecnologie per la resilienza energetica contribuiscono anche all’efficienza energetica; la cogenerazione (CHP) assicura, ad esempio, risparmi energetici, ed è possibile abilitarne il funzionamento durante i periodi di interruzione dell’alimentazione di rete. La riduzione della domanda di energia elettrica può, inoltre, risultare utile per ridurre lo stress sulla rete elettrica, e di conseguenza il rischio di problemi associati all’energia. La riduzione della domanda migliora l’efficacia delle apparecchiature di resilienza, come le batterie e la cogenerazione (CHP).

Riduzione delle emissioni di carbonio: tecnologie quali la cogenerazione e lo stoccaggio in batterie possono generare notevoli riduzioni delle emissioni di carbonio, contribuendo a ridurre i costi di conformità alle norme ambientali e a rafforzare il business case per la resilienza energetica.

Per maggiori informazioni su come ridurre i rischi per la vostra azienda derivanti dai problemi associati all’energia, scaricate il report sulla resilienza di Centrica Business Solutions.

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