ifm rivoluziona l’industria alimentare con SM Foodmag, nuovo sensore di flusso con IO-Link

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Nel mondo dell’industria alimentare, la sicurezza dei prodotti è di massima importanza. La sfida di mantenere gli alimenti sicuri e di alta qualità durante tutto il processo di produzione e distribuzione è complessa, ma fondamentale.

Da oltre 50 anni ifm è impegnata nella fornitura di soluzioni di automazione integrata destinate al settore food. L’azienda propone prodotti e servizi volti a favorire processi trasparenti per quello che riguarda lavorazione, confezionamento e catena del freddo e garantire così sicurezza alimentare “dal campo alla tavola”.

In questo specifico ambito ifm è in grado di recitare una parte di primissimo piano perché dispone di tutte le tecnologie, in termini di automazione e di digitalizzazione dei processi, atte a garantire le azioni necessarie per una produzione sicura, e perché può intepretare un ruolo da progonista in ragione di una competenza sulla materia testimoniata dalla sua membership in EHEDG – European Hygienic Engineering & Design Group – consorzio europeo che contempla aziende alimentari, costruttori di impianti, istituti di ricerca e autorità pubbliche sanitarie.

ifm arricchisce oggi la sua già ampia gamma dedicata a questo comparto con il nuovissimo SM Foodmag, sensore magneto-induttivo che soddisfa i più elevati standard dell’industria alimentare portando la misurazione igienica del flusso di alimenti liquidi ad un nuovo livello.

Dotato di IO-Link, il sensore non richiede componenti meccanici a contatto con il fluido e semplifica la trasmissione diretta di dati digitali, eliminando di fatto l’ultimo punto cieco presente nel processo di produzione, consentendo così un’assoluta trasparenza dello stesso.

Di grande funzionalità (è anche proposto con display e con LED di stato visibili a 360 gradi per fornire informazioni precise e puntuali), SM Foodmag di ifm rileva in tempo reale la presenza del fluido, la sua portata, il suo volume totale e la sua direzione, trasmettendo inoltre al sistema di controllo e al livello IT dati in merito alla conduttività e alla temperatura del liquido.

Il sensore presenta dunque il vantaggio di “misurare ciò che conta” con un solo dispositivo, riducendo di fatto la necessità di eventuali punti di rilevazione aggiuntivi nel sistema.

L’integrazione di SM Foodmag con i sistemi esistenti è decisamente semplice, visto che la connessione standard M12, unitamente ad una scelta flessibile di guarnizioni e di adattatori di processo, ne assicura un collegamento all’infrastruttura veloce, igienico e privo di errori. La struttura del menu basata su app e l’installazione guidata, disponibile a scelta, rendono l’impostazione dei parametri un’operazione estremamente intuitiva.

Test intensivi garantiscono una qualità duratura

Attraverso test interni ed esterni meticolosi, viene garantito che SM Foodmag possa affrontare le condizioni estreme tipiche della produzione quotidiana nell’industria alimentare fin dal principio.

Il test di shock termico valuta la precisione del sensore sotto l’effetto di notevoli variazioni di temperatura, come quelle che si verificano nel processo di pastorizzazione.

Durante questo processo, il latte o prodotti fortemente acidi vengono riscaldati fino a raggiungere temperature tra i 72 °C e i 95 °C, per poi essere rapidamente raffreddati, assicurando così la loro conservazione. Anche dopo mille ore di stress continuo, causato da bruschi cambiamenti di temperatura da valori sottozero a valori positivi, le misurazioni devono rimanere all’interno dei limiti di accuratezza predefiniti.

Per trasferire i fluidi dai serbatoi alle successive fasi di elaborazione, si utilizzano pompe e valvole. Le pompe generano vibrazioni costanti, le valvole sono soggette a rapide aperture che causano picchi di pressione. Il test dei picchi di pressione riproduce questi sbalzi, applicando una pressione che supera intenzionalmente quella nominale indicata nella scheda tecnica.

Dopo un milione di cicli, il Foodmag SM è sottoposto a un rigoroso test di tenuta. Inoltre, urti e vibrazioni lungo gli assi X, Y e Z sono intensamente simulati per diversi giorni per assicurare che le influenze esterne non compromettano le prestazioni del dispositivo.

Nel test di condensazione, un fluido freddo scorre attraverso il sistema di tubature e il sensore in un ambiente caldo. Il Foodmag SM è esposto ad alta umidità e condensa per settimane e in varie posizioni di installazione, per confermare che l’umidità non penetri all’interno del dispositivo.

www.ifm.com/it

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