La trasformazione digitale nel settore del food per rispondere alle esienze di sostenibilità

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A cura di
Silvia D’Alesio

Lo scenario attuale dell’industria agroalimentare spinge le aziende produttrici sempre più a creare un valore competitivo che ad oggi fa leva principalmente su fattori distintivi quali: salubrità ed affidabilità di filiera, e la resilienza delle imprese stesse.  

Soprattutto, la valorizzazione dei territori locali contribuisce al miglior posizionamento sui rispettivi mercati delle aziende. Rispetto al mercato del food, spesso con segmenti saturi, bisogna trovare dei modi efficaci per creare nuove opportunità di business e di impiego ad alta Specializzazione.  

Queste prospettive diventano possibili all’interno delle governance aziendali grazie e nuove attività progettuali, quali ad esempio i progetti R&D e nuovi strumenti attuativi. La giusta combinazione dell’avanzamento di questi progetti può infine portare le aziende ad innalzare il livello di eccellenza delle proprie capacità produttive. 

Un altro aspetto importante nei progetti di R&D per l’industria alimentare riguarda il valore aggiunto del co-creation design, ovvero come rispondere alla crescente esigenza da parte del cittadino-consumatore, di consumare secondo uno stile di vita più attento e sensibile alle questioni ambientali e al benessere della salute.  

Questo rapporto continuo che viene a stabilirsi di conseguenza tra industria e consumatore deve inoltre garantire la promessa del brand rispetto alle scelte di quest’ultimo, specialmente perché basate su benessere e salute. 

La digitalizzazione dei processi industriali applicata al settore del agrifood consente perciò di raggiungere obbiettivi molto importanti per il futuro di ciascuna azienda, attraverso l’utilizzo di nuovi strumenti che consento di: 

• elaborare dati sulla sostenibilità aziendale (economica/ambientale/sociale),  

• prendere decisioni sulle politiche strategiche.  

• agevolare la collaborazione tra i diversi soggetti coinvolti nella valorizzazione dei prodotti e creare nuovi modelli produttivi e di business 

La trasformazione digitale permette di rispondere alle sfide e bisogni delle aziende promuovendo una visione unificata ed integrata. In altre parole, possono allo stesso tempo attuarsi decisioni strategiche che guardano lontano, proiettando le scelte produttive su scenari e sfide a più ampio respiro (si parla dunque di Digital Tranformation Path consistente e resiliente). 

Dall’altro, si può tradurre gli inputs di tipo strategico e prospettico in concrete azioni di miglioramento della propria realtà operativa, anche nel breve termine se serve. 

In questo senso le tecnologie ad esempio aiutano a sviluppare, applicare ed implementare soluzioni basate sull’integrazione di componenti IT ed OT, che hanno un diretto impatto sull’operatività aziendale a diversi livelli. Infine, grazie alla trasformazione digitale è possibile ridisegnato il business model dell’azienda operando cambiamenti nella catena di valore e nei processi.  

Un importante concetto introdotto da tali nuove metodologie riguarda la dimensione ecosistemica tra aziende. Infatti, attraverso la condivisone dei dati viene messa a disposizione un’intera filiera di competenze, metodi e tecnologie che aiutano ulteriormente a supportare il sistema decisionale a livello di governance nell’intraprendere nuove strategie.

Il modello di collaborazione che viene così a crearsi risulta essere snello e funzionale a: 

• favorire la fruibilità e il trasferimento delle conoscenze scientifico-tecnologiche alle imprese,  

• abilitare la replicabilità industriale di quanto realizzato nei progetti di ricerca presenti e futuri,  

• creare nuove opportunità di impiego per i profili ad alta specializzazione,  

• contribuire attivamente alla trasformazione digitale dell’intero sistema agrifood  

• valorizzare e favorire l’impiego delle infrastrutture di ricerca e laboratori. 

In conclusione, la trasformazione digitale del sistema agrifood può avviene tramite un sistema a rete.  

Un esempio è dato dalla visione data-driven, ovvero l’applicazione di componenti algoritmiche a supporto delle capacità decisionali e di controllo con lo scopo di abilitare azioni migliorative lungo tutta la catena del valore e quella di filiera ovviamente. I percorsi di innovazione sono così applicati attraverso la realizzazione di piattaforme digitali che integrano gli elementi ad abilitare questo approccio. Quali sono questi elementi? 

– soluzioni per il monitoraggio dei parametri chimici, fisici e microbiologici degli alimenti,  

– architettura IoT per la raccolta di dati e informazioni lungo tutta la filiera di produzione, incluso: materie prime, trasformazione, prodotto finito, distribuzione, punto di arrivo al consumatore  

– software di trasformazione algoritmica per la lettura di informazioni utili al monitoraggio del processo produttivo, al supporto alle decisioni o al controllo avanzato.  

Per quanto possa sembrare complesso associare le tecnologie dell’industria 4.0 alla produzione di prodotti alimentari, il monitoraggio dei dati e i relativi strumenti di automazione o Intelli9genza artificiale stanno già segnando il futuro di molte aziende, oggi alle prese con un’importante trasformazione che sicuramente apporterà dei benefici in termini di responsabilità sociale e ambientale. 

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