L’appetito vien mangiando!

Facebook
LinkedIn
Twitter

Quale proverbio è più azzeccato per l’intero comparto del Food & Beverage sempre più coinvolto dalle sfide dell’innovazione tech?

L’appuntamento CIBUS TEC di Parma – la Sylicon Valley del buongusto, dove, per assecondare i processi legati al cibo, si è sviluppata l’industria specializzata in macchine e impianti per l’alimentare – testimonia la stringente attualità del tema.

Il comparto alimentare, uno dei settori trainanti dell’economia e secondo per fatturato solo al metalmeccanico, sta vivendo una profonda trasformazione sotto l’impulso inarrestabile dell’innovazione digitale: da un lato le soluzioni integrate di processo e controllo intelligente, dall’altro abitudini di consumo sempre più convulse che richiedono un approccio più efficiente e flessibile alla produzione.

I paradigmi dell’Industria 4.0 e le prime sperimentazioni 5.0 permettono oggi alle aziende alimentari di rispondere con efficacia alle attuali sfide di sicurezza, tracciabilità, qualità lungo tutta la filiera. Particolarmente attrattivi per il comparto sono i sistemi di automazione e i nuovi traguardi per migliorare la gestione energetica.

Ma che si parli di sostenibilità energetica, di tracciabilità, di automazione, di manutenzione degli impianti, di sicurezza alimentare nei sistemi di identificazione e logistica, il concetto non cambia: la transizione digitale richiedere la realizzazione di sistemi “sartoriali” capaci di favorire la naturale l’evoluzione tecnologica nel passaggio a Industria 4.0 o 5.0.

Proteo Engineering, attiva da oltre 40 anni nella realizzazione di impianti elettrici industriali e di automazione industriale, è stata tra le prime realtà italiane a misurarsi con i paradigmi legati all’industria 4.0 e a saperli interpretare come valore strategico per l’efficientamento produttivo combinato con la sostenibilità.

La spiccata vocazione all’innovazione ha favorito inoltre in Proteo l’inaugurazione di una felice stagione di sperimentazioni che hanno traghettato la società verso Industry 5.0: le tecnologie collaborative di Proteo sono in grado di ottimizzare molti aspetti relativi ai processi produttivi ed alla logistica, garantendo elevati livelli di performances ed eccellenti standard di sicurezza.

Proteo è a CIBUS Tec con i suoi Sistemi di Building Automation (controllo di processo, robotica, automazioni industriali complete di hardware e softwares, sistemi automatici di dosaggio /pesatura /trattamento di solidi e liquidi, soluzioni software di raccolta dati/monitoraggio/sistemi MES, gestione stabilimento integrata), con le Soluzioni di digitalizzazione integrata (piattaforma gestione integrata di stabilimento, piattaforma gestione energia, sequenziatore di produzione, piattaforma intralogistica, piattaforma di manutenzione) e con le più innovative tecnologie collaborative, in grado di ottimizzare molti aspetti relativi alla logistica, garantendo un’elevata precisione ed eccellenti livelli di sicurezza.

Particolarmente adatto per i player del settore è MIR, il robot mobile in grado di collaborare con altri sistemi o con operatori umani, adattandosi a condizioni di contesto capaci di variare in continuazione.

Rispetto ai sistemi di movimentazione tradizionale, MIR rappresenta il passaggio a Industry 5.0 grazie all’apporto di contributi tecnologici (come la visione artificiale, il cognitive computing e la sensoristica intelligente), che collocano l’uomo al centro del processo produttivo abilitando le macchine ad integrarsi autonomamente nell’operatività quotidiana per migliorarne l’efficienza.

MIR è un assistente prezioso, intelligente ed efficiente, concepito nativamente per lavorare insieme all’uomo in una condizione di totale confidenza e collaborazione operativa: è dotato di una sensoristica in grado di rilevare in anticipo la possibile collisione con organismi terzi (tra cui il personale umano e gli altri oggetti e impianti presenti sul piano di fabbrica) e di elaborare percorsi alternativi per non arrestare la propria missione.

Proprio in virtù della sua versatilità, MIR non sostituisce la robotica industriale tradizionale, ma è programmato per integrarsi con i sistemi e gli impianti esistenti, ai fini di incrementare la produttività dei processi, ridurre i costi e garantire condizioni di maggior sicurezza sui luoghi di lavoro.

Il robot collaborativo MIR consente alle aziende di ottimizzare molti aspetti relativi all’organizzazione e alla logistica, intervenendo nei vari step della supply chain del processo – dalla movimentazione delle merci fino a quella dei semilavorati e degli utensili – garantendo un’elevata precisione e il rispetto dei tempi di ogni ciclo.

www.proteoeng.com

Lascia un commento

Stay Connected

More Updates