“Microgen30”: presentato in anteprima in ici caldaie il futuro della micro-cogenerazione residenziale

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Un progetto di micro co-generazione ad alta efficienza unica nel suo genere che, dopo sette anni di lavoro, è giunto al traguardo. La macchina MICROGEN30, mostrata in anteprima venerdì 15 luglio durante il convegno nella sede ICI Caldaie, segna un importante svolta sulla strada dell’efficienza energetica in ambito residenziale. Al convegno è intervenuto anche il professor Paolo Fornasiero, chimico e primo italiano ad essere insignito, pochi giorni fa a Pechino, del Premio scientifico internazionale Heinz Heinemann Award.

«Una giornata importante per la nostra azienda, per il gruppo di lavoro che ha operato con grande determinazione in questi anni per raggiungere l’obiettivo, ma, soprattutto, un giorno importante per la green economy italiana». Così Emanuela Lucchini, presidente dell’azienda ICI Caldaie Spa che, assieme ad Alberto Zerbinato, amministratore delegato dell’azienda scaligera, ha introdotto il convegno nel quale sono stati presentati i risultati di ricerca del progetto di micro-cogenerazione MICROGEN 30, vincitore delle selezioni, nella categoria efficienza energetica, del bando Industria 2015 del Ministero dello Sviluppo Economico.

Terminato il 30 giugno 2016, MICROGEN30 ha portato alla realizzazione di un sistema di micro-cogenerazione di piccola-media taglia (fascia di potenza 10-30 kWe) alimentato a gas naturale e basato su celle a combustibile ad elettrolita polimerico (PEM, Polymer Electrolyte Membrane) per la produzione di energia elettrica e calore ad uso domestico.

In pratica, un prototipo non ancora entrato in produzione su larga scala, che introduce il tema della cogenerazione in ambito residenziale e non solo, come accade oggi, per grandi impianti industriali in cui vengono installate macchine di enormi dimensioni.

MICROGEN30, come è emerso dalle relazioni dei professori e degli ospiti che si sono alternati durante la mattinata, e in particolare dall’analisi tracciata dal Politecnico di Milano, potrebbe avere nei prossimi anni una diffusione e un’applicazione nelle palazzine, nelle scuole, negli edifici pubblici e nei prossimi decenni anche nelle case andando probabilmente a sostituire le attuali caldaie a combustione.

Efficienza energetica, risparmio energetico e progresso sostenibile dunque, sono le parole chiave del progetto MICROGEN30 che ha visto coinvolti, come dicevamo, in uno stretto rapporto di collaborazione virtuosa mondo dell’industria e Istituti di ricerca. Sette anni di ricerca tecnologica e sviluppo dei materiali che hanno visto in prima linea ICI Caldaie in collaborazione con numerosi partner, tra cui ENEA, l’Ente per le Nuove Tecnologie l’Energia e l’Ambiente; Politecnico di Milano; Istituto per la tecnologia delle membrane del CNR; S.C.A.M.E. SISTEMI S.r.l.; IRS S.r.l.; Elvi Srl. (guarda il video)

«Un successo prima di tutto scientifico» ha sottolineato Paolo Fornasiero chimico e docente dell’Università di Trieste, ospite all’incontro in qualità di “officer” e supervisore del MISE, primo italiano della storia ad essere insignito del riconoscimento internazionale Heinz Heinemann Award, ricevuto la settimana scorsa a Pechino davanti a oltre 2700 persone, tra ricercatori e scienziati. Guarda il video

Dopo il convegno, al quale sono intervenuti per ICI Caldaie Emanuela Lucchini e Alberto Zerbinato, insieme al Responsabile R&D Carlo Tregambe, ‎gli ospiti tra cui il professor Giuseppe Mazzitelli, Responsabile Divisione Tecnologie Fusione Nucleare di ENEA, il professor Stefano Campanari del Politecnico di Milano e Angelo Basile dell’Istituto per la Tecnologia delle Membrane del CNR, hanno visitato i nostri stabilimenti produttivi e il laboratorio “H2 Heat” dove è custodito il prototipo della nuova macchina.

Emanuela Lucchini, Presidente di ICI CALDAIE SPA (video«Per noi è un giorno di festa; chiudere questo progetto è il coronamento di anni di intenso lavoro di sinergia. L’eccellente risultato è, infatti, la prova che una collaborazione virtuosa tra industria, Istituti di ricerca, gli istituti finanziari non solo è auspicabile ma del tutto necessaria per battere la strada dell’innovazione tecnologica in maniera proficua, come il progetto MICROGEN30 dimostra». 

Alberto Zerbinato, AD di ICI CALDAIE SPA (video«Siamo qui a celebrare un successo per la nostra azienda, ma anche per la green economy italiana. Dieci anni fa abbiamo deciso di sviluppare una tecnologia che valorizzasse la trasformazione, e non si concentrasse solo sull’aspetto della combustione che ci è proprio. MICROGEN30 è l’eccezionale risultato in grado di produrre, mediante un processo di cogenerazione, allo stesso tempo energia elettrica che calore termico. Stiamo immaginando una produzione confrontandoci anche con i nostri fornitori. Intanto, ci manteniamo attivi sul fronte della ricerca per disegnare le future prospettive del dispositivo».

Carlo Tregambe, ‎R&D manager di ICI CALDAIE SPA (video«Il principio fisico della cogenerazione c’era già, questi anni di lavoro sono stati un tentativo riuscito di far dialogare i maniera armonica vari settori: dalla meccanica alla teoria dei sistemi, passando per la chimica e arrivando all’elettronica. MICROGEN30 attraverso la cogenerazione assicura la produzione ad alto rendimento di energia elettrica e insieme di calore termico, garantendo, in questo modo, un risparmio di energia primaria, la riduzione delle emissioni e minor dispersione». «L’idrogeno, infatti, permette di aver un minor consumo di energia primaria, ma la criticità sta nel reperire l’idrogeno. Noi abbiamo ovviato il problema producendolo direttamente in loco mediante la cogenerazione  nella quantità necessaria, riducendo in questo modo i consumi di metano.  Il funzionamento di MICROGEN30 è regolato dall’ingresso del gas naturale che, passando attraverso i reattori si trasforma in idrogeno, che poi trasferendosi nelle fuel cell diventa energia elettrica, rilascia vapore acqueo e quindi calore termico».

Bruno Giordano, Confindustria Verona «ICI rappresenta bene l’eccellenza del nostro territorio e il risultato del programma MICROGEN30 sono la conferma dell’apertura aziendale verso temi di stretta attualità come l’efficienza energetica e la riduzione delle emissioni. Nonostante i limiti della burocrazia, ICI ha dimostrato di non aver paura di mettere insieme competenze trasversali in un’ottica di rete. Non a caso, stiamo studiando in sinergia con aziende scaligere come ICI Caldaie una rete regionale innovativa sul tema dell’energia».

Giuseppe Mazzitelli, Responsabile Divisione Tecnologie Fusione Nucleare di ENEA «La parola ricerca qui da ICI ha davvero valore. ENEA ha da subito dato il suo sostegno anche operativo al progetto MICROGEN30 confermando il suo appoggio a ogni collaborazione virtuosa tra Industria e mondo della Ricerca».

Stefano Campanari, Politenico di Milano (video«MICROGEN30 è stata, prima di tutto, una grande esperienza. La progressiva metamorfosi delle infrastrutture elettriche come di quelle energetiche garantirà nel prossimo futuro ampi margini di applicazioni di una tecnologia di questo tipo. Il Politecnico, che ha tra l’altro attivato un laboratorio di Micro-cogenerazione interno, ha subito creduto in questa sinergia mettendo a disposizione quattro gruppi di lavoro per lo sviluppo del dispositivo. Lo scenario di applicazione del cogeneratore ad idrogeno è molto vasto. Grazie, infatti, alla taglia di 10kWE, sarà possibile entrare nelle utenze finali anche in ambito urbano con adattabilità agli edifici monofamigliari, condominiali ma anche alle strutture terziarie come ospedali, centri commerciali e scuole».

Angelo Basile, Istituto per la Tecnologia delle Membrane del CNR «Il contributo del CNR  a MICROGEN30 è stato relativo allo sviluppo delle membrane polimeriche. I reattori a membrana, teorizzati già nel 1968, mancavano di una vera e propria applicazione nell’ambito dell’energia elettrica. In questo progetto l’aspetto del filtraggio (funzione più conosciuta delle membrane) è stato integrato con quello della reattività chimica. Lavorare a MICROGEN30 ci ha permesso di condensare interazioni tra discipline trasversali con risvolti più che positivi».

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