P.E. LABELLERS – Plastica dai gusci d’uovo: risparmio sui costi di smaltimento e attenzione all’ambiente

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Dai gusci d’uovo, scarto dell’industria alimentare, un materiale plastico per l’imballaggio e non solo.

PAROLACHIAVE

Recuperare i gusci d’uovo, sia dagli scarti delle industrie alimentari, sia dai rifiuti domestici, e convertirli in materia plastica per diversi utilizzi, dagli imballaggi, ai dispositivi medici, ai materiali per l’edilizia. E’ quanto si sta realizzando con un progetto di ricerca attualmente in corso in Gran Bretagna dalla Food and Drink iNet, sfruttando una componente proteica contenuta nei gusci, i glicosaminoglicani (GAGs),ingredienti molto noti all’industria farmaceutica e cosmetica (es. acido ialuronico), già utilizzati per la formulazione di alcune bioplastiche.

Il guscio d’uovo è un materiale biologico composito molto sofisticato e dalle notevoli potenzialità a diversi livelli, può essere miscelato con diverse materie plastiche e con polimeri completamente biodegradabili, dando vita ad un numero di applicazioni potenzialmente infinite, dal packaging per l’industria alimentare a qualsiasi prodotto contenente plastica.

Tutte le aziende interessate a trovare il modo di risparmiare sui costi di smaltimento dei gusci d’uovo, e ad individuare strategie a basso impatto ambientale, avranno la possibilità di prendere parte agli sviluppi futuri dell’iniziativa.

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