INTRODUZIONE CONFEZIONAMENTO – TECNOLOGIE DI CODIFICA

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TECNOLOGIE DI CODIFICA

Esiste una gamma di tecnologie di codifica disponibili, ciascuno delle quali con i propri punti di forza in diverse applicazioni.

LASER

Laser tradexLa marcatura laser non prevede nessuna somministrazione esterna di inchiostri o altri materiali. Da questo ne deriva l’esenzione di tutta una serie di problematiche legate al dry time dell’inchiostro ed al rischio di sbavature da contatto. Il campo di applicazione è vasto e comprende quasi tutti i materiali utilizzati nel packaging. La totale assenza di fluidica e pneumatica rende inoltre i sistemi di marcatura laser particolarmente affidabili e privi di costi di gestione in quanto non necessitano di materiali consumabili per marcare. I moderni laser galvanometrici sono molto versatili e stampano codici di alta qualità, comprensivi di loghi e codici a barre su aree relativamente grandi. Altra
caratteristica importante riguarda lo stile del messaggio che può fondersi meglio con quello della confezione prestampata. Dalla loro comparsa nel mercato della codifica, i sistemi laser hanno incrementato la loro efficienza tecnologica e ridotto notevolmente il prezzo di acquisto abbattendo di fatto le barrire del prezzo che tenevano lontano le aziende. L’ultima generazione di laser vede protagonisti dei sistemi economici, performanti d in molti casi portatili in grado di accontentare le produzioni start-up.

INK JET CONTINUO

Il codificatore micro carattere a getto continuo d’inchiostro è un sistema in grado di gestire una vasta gamma di inchiostri di diverso colore, basi solvente e varie caratteristiche di adesione, resistenza chimica, food-grade, ecc.. La capacità di stampare su quasi tutti i materiali ne fa un elemento di primo piano nella stragrande maggioranza delle attività produttive e manifatturiere. Il CIJ può stampare diverse righe di testo con grafica e codici mono bidimensionali ad oltre 2600 caratteri al secondo su cartone, metalli, plastiche, vetro ed altri materiali porosi e non porosi. La struttura stessa del sistema ink jet – testa di stampa separata dal corpo macchina – ben si presta per quelle installazioni che prevedono la marcatura dall’alto, lateralmente e sotto il prodotto nonché l’utilizzo su linee che necessitano della movimentazione testa.

MARCATORI MACRO CARATTERE

marcatori tradexQuesta classe di codificatori si divide in bassa ed alta definizione ma entrambe nascono per marcare cartoni ed imballi secondari. Il marcatore macro carattere in bassa definizione (D.O.D technology) si basa su teste di stampa a 7,16 e 32 punti. Molto utilizzati nella marcatura di imballi di grandi dimensioni e dovunque non vi sia la necessità di stampare barcode e loghi in alta definizione. In quest’ultimo caso sono da preferire i sistemi di stampa ad alta definizione in grado di stampare su ampie superfici con risoluzioni di 200 dpi. Lo sviluppo tecnologico dell’alta definizione è riuscito negli ultimi anni a risolvere l’annoso problema dello spreco di inchiostro per le operazioni manutenzioni facendo guadagnare oltre il 30% in più di produttività.
La gestione elettronica dei dati da stampare unita ad un costo di esercizio sempre più allettante ne fanno anche una valida alternativa al cartone prestampato oppure all’etichettatura.

MARCATORI THERMAL INK JET

I codificatori a cartuccia sono una soluzione flessibile in grado di stampare sia sul prodotto primario che sull’imballo secondario. La caratteristica principale è data dalla testa di stampa integrata nella cartuccia dell’inchiostro. La possibilità di utilizzare inchiostri diversi sullo stesso codificatore e la totale assenza di costi di assistenza ne fanno un sistema di codifica assolutamente flessibile ed economico.

PROTEZIONE DEL BRAND

L’abilità di garantire il proprio brand oltre a proteggere il consumatore da acquisti incauti rappresenta una maniera indiretta per incrementare la fiducia nel produttore. Sono molti i produttori che utilizzano sistemi di marcatura efficaci e discreti in grado di poter tracciare l’intera vita del prodotto partendo dalla lavorazione al confezionamento fino alla commercializzazione nel punto vendita. La numerazione seriale del prodotto può aiutare ad identificarne la genuinità attraverso l’uso di codici che lo collegano ad un sistema di gestione centralizzato di autenticazione; se inoltre tali messaggi vengono “nascosti” in un formato codificato – ad esempio datamatrix – la sua riproduzione diventa ancora più difficoltosa. La prossima sfida alla quale i produttori si stanno preparando prevede la lettura del codice in ogni fase lavorativa fino al punto vendita. La raccolta di tali dati renderà evidente la fase nella quale il prodotto pirata è entrato nella supply chain restringendo di molto il campo di ricerca per arginare il problema.

CONCLUSIONE

Assicurarsi di aver esplorato tutte le opzioni al fine di selezionare il codificatore migliore per la vostra linea di produzione. Le pietre miliari di tale ricerca dipendono in larga parte dalla velocità di linea, dal contenuto del codice, dal fattore ambientale ed infine dal costo di esercizio.

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